2086: Together How?
- Erica Scalcione -
Fissato il punto di non ritorno: dopo l'anno 2086 la popolazione sarà destinata a scomparire! Il Padiglione della Corea del Sud grida a gran voce e senza giri di parole che la crisi climatica è sull’orlo della catastrofe.
Eppure riuscireste a immaginare un futuro senza esseri umani?
Io no e nemmeno i curatori del Padiglione Coreano, i direttori artisti Soik Jung e Kyong Park, i quali riflettono su come le persone possono cooperare insieme per resistere alla crisi ambientale, attuale e futura, fino al 2086 - anno in cui si presume che la popolazione globale raggiungerà il picco. L’intero allestimento rappresenta un vero e proprio invito a fermarsi per cogliere l’opportunità di riflettere, porsi delle domande e soprattutto compiere delle scelte.
Entrando nel padiglione il visitatore sarà incoraggiato a riconsiderare le condizioni attuali attraverso tre progetti di tre piccole comunità locali, diverse per dimensioni e contesto: Inchen una metropoli globale, Gunsan una città di medie dimensioni, e i villaggi a bassa densità delle aree rurali della provincia di Gyeonggi. I progetti site-specific sono incentrati su problemi concreti e, cercando di comprendere in profondità il contesto, vogliono evidenziare il dubbio sulla supremazia dello sviluppo senza fine che attualmente domina l’umanità. Si sottolinea, infatti, come l’attuale comprensione dello sviluppo sia arrivata attraverso il piacere materiale senza limiti, consentendo la diffusione dell’industrializzazione, della colonizzazione e della globalizzazione. Secondo i curatori, la terribile catastrofe ambientale sarà un’opportunità per l’umanità di creare un nuovo paradigma eco-culturale per il futuro. Come? Mentre i casi studio cercano di dare una visione futura delle città, al centro del padiglione un gioco partecipativo invita ogni singola persona a fare delle scelte.
Si chiama “The Game of Together How” un gioco che sembra una sorta di quiz show televisivo che consente di scegliere azioni in contesti eco-culturali presenti e futuri. Quattro partecipanti alla volta rispondono a sette domande poste da narratori diversi in un video multischermo, che si ripete in sessioni di undici minuti. Le domande richiedono ai partecipanti di scegliere i propri atteggiamenti e posizioni nell’affrontare le questioni legate all’economia, alla società, alle risorse e al territorio. Il risultato della risposta selezionata dal partecipante sarà visibile in tempo reale sul display elettronico, che mostrerà le scelte individuali e le collegherà alla coscienza critica del tempo. È chiaro che sullo sfondo della coscienza critica ci sono i temi della crisi ambientale e scenari di estinzione umana. Le frasi che compaiono sul tabellone mostrano ed evidenziano in sequenza i pensieri e i dubbi umani. Il gioco ci interpella sulla vera natura dei nostri desideri, su quanto prestiamo attenzione a ciò che ci circonda e se agiamo o rimaniamo a guardare. Partecipando e osservando i risultati si potrà vedere la struttura interconnessa delle scelte individuali, delle scelte collettive e delle questioni socio-economiche.
Anche se siamo connessi più che mai grazie alla globalizzazione dell’informazione, della cultura, della finanza, della produzione e della distribuzione, perché ognuno di noi è “isolato”? Godiamo di livelli di ricchezze e tecnologia senza precedenti ma allora perché continuiamo a vivere nella precarietà e nelle ristrettezze? E perché ci troviamo di fronte a disastri ambientali e popolazioni a rischio di estinzione? Cosa significano queste contraddizioni?
“2086: Together How?” ci dice che la risposta a queste domande risiede nelle nostre scelte. Evidenzia che tutto ciò di cui godiamo attualmente e tutte le crisi che affrontiamo sono il risultato e la conseguenza delle scelte che l’umanità ha compiuto finora. Suggerisce, quindi, che solo quando sceglieremo di cambiare e rivedere il nostro modo di vivere e pensare secondo un approccio bio-culturale, potremo trovare risposte concrete e superare le crisi attuali.
A questo punto è lecito chiedersi: se mai ci sarà una civiltà sulla Terra nel 2086, come sarà?
Si tratterà di una civiltà ecologica? Un modello che si lega ai fondamenti della cosmologia e della natura, alla produzione e all’uso dell’energia e della materia? Sarà una forma di governo che lascerà la visione umano-centrica per entrare in una visione terra-centrica? L’unica risposta concreta che abbiamo oggi è che l’origine degli scenari futuri si trova in realtà all’interno delle nostri menti e dei nostri corpi.
Riflettiamo, poniamoci delle domande e soprattutto facciamo delle scelte!
“Together How?” – insieme come? – è quello che dobbiamo chiederci prima di arrivare all’anno in cui si presume che la popolazione globale raggiungerà il picco, e non potremo tornare più indietro.
2086: Together How? © FOTO di Erica Scalcione per WOO