Una Farfalla Leggera
by ANNA CORSI
Una farfalla leggera vola via lontano oltre il recinto, varcando il confine, in cerca di un fiore migliore.
Quel confine è stato oltrepassato, l’uomo si è appropriato del bene più prezioso. Lo ha fatto suo avidamente, cercando di plasmare l’universo che lo circonda per dare vita al luogo in cui abitare, attraverso azioni trasformatrici e, spesso, anche distruttrici. È passato da un habitat naturale ad uno quasi totalmente artificiale, tentando di addomesticare la natura, mettendo in relazione il locus contemplato e il soggetto contemplante. L’Alhambra, complesso palaziale a Granada, ne è il manifesto. L’acqua che scorre in ogni suo incavo produce un’armoniosa colonna sonora che eleva l’uomo dalle sue fatiche, le quali vengono abbandonate al di là del recinto.
Citava Jean-Jacques Rousseau
“c’è un libro sempre aperto
per tutti gli occhi: la natura.”
La vera domanda è: siamo disposti a leggerlo e farlo nostro?
L’equilibrio che regola tutti i meccanismi tra naturale e artificiale ora è labile. Perché non riportare in auge ciò che un tempo cresceva libero e rigoglioso e che adesso solamente adorna le nostre città?
È questo il senso dell’opera di Alan Sonfist del 1965 ‘’Time Landscape’’.
La Natura si riappropria di un lotto inedificato di Manhattan. Proprio come un monumento ai caduti di guerra, ne commemora la vita e la morte. Si ergono in esso fiumi, sorgenti e alberi. È un giardino pullulante di essenze vegetali autoctone che ricostruisce una piccola porzione di foresta precoloniale, proprio quella che un tempo ricopriva l’intera superficie del quartiere newyorkese. In questo modo l’artista cerca di restituire un'identità ormai persa alla nostra Terra Madre, la nostra unica casa.
‘’I giardini restituiscono alle persone il verde che la città gli ha rubato’’ recitava Burle Marx. Capisco il senso di questa frase annusando un fiore bianco, irripetibile nella sua unicità: nei petali, in una goccia invisibile di profumo, c'è tutto quello che dobbiamo preservare e difendere.
Alzo gli occhi al cielo e aspetto che la farfalla torni nel mio giardino, ricco questa volta di fiori migliori.